L’emancipazione energetica di Onda
Negli ultimi tempi le imprese si sono
trovate ad affrontare contestualmente
grandi avversità: la crisi o, come molti
hanno detto, l’effetto della regolazione
di mercati strumentalizzati da lunghi
cicli di speculazione, ed un ambiente di
costante instabilità e turbolenza generata
dalla velocità con cui oggi i media
riflettono i cambiamenti e condizionano
il mercato e le abitudini. Queste
evoluzioni si sono riflesse conseguentemente
sull’orientamento delle imprese
costantemente in cerca di nuovi
posizionamenti.
La caduta dei monopoli, conseguente
alla liberalizzazione di alcuni mercati,
ha ripolarizzato investimenti e avviato
nuove iniziative. Con riferimento
al mercato liberalizzato dell’energia
elettrica, si evolvono nuovi business
model, spesso in grande contrasto con
i concetti ad oggi consolidati: nasce il
nuovo modello di «generazione diffusa
» di energia elettrica, soprattutto
quella di piccola taglia (microcogenerazione)
ed assume un ruolo estremamente
interessante; la concezione di
microgenerazione diffusa corrisponde
ad un decentramento della generazione
di energia elettrica, conferendo un
elevato livello di autonomia al cliente
finale in quanto prevede sia la produzione
che l’utilizzo locali.
Un esempio a riguardo lo propone
Onda Energia, società grossista di energia
elettrica operante nel mercato siciliano,
con l’innovativo concetto di
emancipazione energetica, un modello
che costruisce attorno al consumatore
le possibilità di disconnettersi dalla
Rete ed avere un ruolo nel proprio consumo
energetico. Non si tratta del solito
impianto fotovoltaico (che a breve
venderanno nei centri commerciali)
ma di una soluzione, meglio di un concetto,
che vede il consumatore parte attiva
e diligente delle proprie necessità.
Assomiglia forse di più ad una prepagata
dell’energia (dove la ricarica si limita
all’investimento iniziale) che si
acquisisce con le tecnologie presenti
oggi in materia di Microgenerazione
distribuita.
Onda ha recepito il know how e gli
asset della Microgenerazione dal Gruppo
Lucas che vantava diverse iniziative
a riguardo, e sta costruendo con i propri
clienti il percorso chiamato per l’appunto
«Emancipazione Energetica».
L’obiettivo è quello di scavalcare i contatori
e fornire in tempo reale una misura
delle proprie necessità e contestualmente
un indirizzo sulla fonte generativa
più conveniente.
In altre parole è possibile generare la
propria curva di prelievo anziché richiederne
la copertura all’operatore di
turno perdendosi in quella giungla di
tariffe abilmente diversificate nel tentativo
di trovare quella che può ridurre
la propria spesa. La posizione rovescia
di fatto l’approccio passato e quindi
produce quel senso di «emancipazione
energetica» promessa da Onda nelle
sue campagne commerciali. In altreparole, attraverso un pannellino simile
ad una playstation si affida al consumatore
il gioco del piccolo produttore
dove ognuno sceglie se generare il proprio
fabbisogno o acquisirlo dalla Rete.
Il sistema sarà venduto su larga scala
nei negozi Onda in apertura nel secondo
semestre 2010 attraverso una
rete di franchising che conta oggi circa
40 potenziali dealer e le applicazioni
saranno scaricate dal Web per personalizzare
la propria location generativa.
Il cliente finale si distacca gradualmente
dalla fornitura centralizzata per
acquisire, con soluzioni generative ad
hoc, un dominio sulle proprie necessità
di utilizzo paragonabile ad una soluzione
di «domotica energetica». Il passaggio
avviene in più fasi: un analista
esperto effettua un “audit energetico”
e trasforma il rapporto da “fornitura”
ad “emancipazione” assicurando il passaggio
con tecnologie e prodotti disegnati
sulle particolari esigenze e necessità
del cliente.
Condividi su Facebook
|